Qual è il miglior legno per fare le finestre? Le voglio fare una volta e non voglio più problemi.
Avrò sentito questa domanda e quest’affermazione centinaia, forse migliaia di volte.
Tuttavia, prima di andare avanti bisogna fare una precisazione.
Oltre ai serramenti di legno e legno-alluminio, esistono sul mercato diversi tipi di finestre con l’impiego del di questo tipo di materiale: pvc-legno, alluminio-legno, impiallacciata.
Sono queste (pvc-legno, alluminio-legno…) tipo di finestre, dove l’essenza legnosa è usata solo ed esclusivamente per dare al serramento un’estetica più gradevole, applicando solo nella parte interna profili con spessori ridotti, oppure come nel caso di finestre con impiallaccio, sono usati legni assolutamente poco nobili e rivestiti con 1-2 mm di impiallacciatura.
In questi casi, le motivazioni che portano all’uso dell’uno o dell’altro legno sono in gran parte puramente commerciali o industriali, che esulano quindi, per ovvi motivi, da tutte le considerazioni che andrò a fare da qui in avanti, e che riguardano solo ed esclusivamente FINESTRE DI LEGNO E LEGNO-ALLUMINIO.
I legni usati per le finestre sono tanti, proviamo a elencarli: pino, castagno, rovere, larice, okoumè, frassino, douglas, niangon, abete, teak, iroko, meranti, toulipiè, ciliegio, picht-pine…
Inutile stare qui a darti la scheda tecnica per ognuno di loro, parlarti di compressione, peso specifico, volume, percentuale di ritiro…su internet puoi trovare tutto le notizie che vuoi, se proprio sei convinto che sono queste le info che ti servono per scegliere il legno con cui fare le tue finestre.
La risposta alla domanda iniziale “Qual è il miglior legno per fare le finestre?” “ è molto semplice: il miglior legno in assoluto per fare le finestre non esiste.”
La domanda o le domande da porsi e le cui risposte ti diranno che legno devi usare, sono altre.
Proviamo a elencarle, senza dare, al momento, nessuna priorità in particolare:
- Che tipo di finestre devo fare, con o senza rivestimento in alluminio;
- Dove è posta la casa, campagna – città – al mare – in montagna;
- Di che colore le voglio, laccate o con venatura a vista;
- Che aspetto avrà la casa, elegante – rustica;
- Ci sono vincoli paesaggistici – sovrintendenza alle belle arti…;
- Se non ci sono vincoli, di cui sopra, voglio che le finestre somigliano a quelle esistenti;
- Cosa mi offre il mercato, cosa riesco facilmente a trovare, quali tipi di profili vengono commercializzati;
- Che tipo di garanzia sulla verniciatura mi dà il serramentista, usando questa o quella essenza legnosa.
Chiaramente, ci potrebbero essere ancora tante altre domande da poter porre, secondo quali varianti e variabili considerare al momento dell’acquisto.
Ogni volta deve essere scelto quel tipo di legno che più si presta alle risposte delle mie domande, in base alle caratteristiche che ogni essenza ha, e che sono ognuna diversa dall’altra.
I legni non sono tutti uguali, in base alla propria struttura chimico-fisica oltre che alla loro estetica, possono essere adatti o no per le finestre di cui abbiamo bisogno.
Ci sono essenze che non possono essere laccate (iroko – larice – douglas – niangon) perché la composizione chimica del loro interno va direttamente a danneggiare la laccatura, rendendola esteticamente sgradevole e poco duratura nel tempo.
Alcune essenze non possono avere contatto diretto con gli agenti atmosferici, perché di facile deperimento, quindi possono essere usate solo per il legno-alluminio, secondo altri parametri da considerare.
Se mi trovo in una zona particolarmente umida meglio usare larice o niangon, se invece sono al mare da prediligere castagno e rovere.
Alcune essenze hanno ormai una scarsissima reperibilità sul mercato internazionale (douglas – pich-pine – iroko), in alcuni casi quasi scomparsi, di conseguenza non vengono commercializzati come in passato, e la loro reperibilità è ormai nulla o prossima al nulla.
Per ottenere una finitura spazzolata, i legni adatti sono il rovere – pino e frassino.
Se voglio una laccatura coprente devo usare un pino o un abete piuttosto che un okoumè o un toulipiè, se invece voglio una laccatura a poro aperto devo usare un rovere oppure un meranti.
Finiture sbiancate: il più adatto è il frassino.
Per lasciare a vista le venature e dare sfogo alla variabilità scelgo il castagno, se invece voglio maggiore uniformità vado sul rovere o sul larice rigatino.
Se non mi piace vedere le venature allora meglio andare su meranti o okoumè.
La scelta cromatica potrebbe continuare all’infinito, come anche le infinite combinazioni possibili tra estetica / pos. geografica / reperibilità sul mercato / garanzia…
Un aspetto da non trascurare è: quanto dura la verniciatura fatta sul tipo di legno che ho scelto?
Ora penserai, questo qui è strano, mentre parla di legno ora parla di verniciatura.
No, non sono strano, tipo di legno e durata della relativa verniciatura vanno a braccetto insieme.
Qualche riga fa, hai già letto che alcuni legni non possono essere laccati perché contengono alcuni elementi che danneggiano la verniciatura, agendo quindi dall’interno.
Allo stesso modo, se non faccio una giusta e opportuna verniciatura, usando i giusti prodotti e i giusti sistemi di applicazione, non riesco a dare una sufficiente protezione al legno verniciato per evitare che le intemperie lo danneggino.
Una cattiva verniciatura permette agli agenti atmosferici di aggredire il legno agendo in questo caso dall’esterno.
D’altra parte, abbiamo già detto che non tutti i legni hanno la stessa composizione fisico-chimica.
Va da sè che non tutti possono essere protetti allo stesso modo dalle intemperie.
Cioè non posso usare “un prodotto e un unico sistema” per tutti i tipi di legno.
Purtroppo c’è ancora in giro chi sostiene che tutto può essere verniciato e trattato allo stesso modo e con gli stessi materiali.
Assolutamente falso.
Va sempre abbinato il tipo di legno con la giusta verniciatura protettiva.
Questo è un limite importante per la scelta del tipo di legno, molto restrittivo,.
Difatti per motivi di mercato e di tecnologia disponibile, solo per alcuni legni l’industria ha sviluppato i giusti prodotti per proteggerne l’esposizione alle intemperie e assicurarne la durata nel tempo.
Per questo, legni come il frassino – douglas – niangon – iroko – toulipiè – ciliegio – picht pine, non possono essere tenuti in considerazione se devo realizzare delle finestre di legno.
Ogni essenza ha delle caratteristiche che in base alle esigenze e agli usi cui è destinato può essere più o meno indicato.
Come vedi, siamo tornati al punto di partenza.
Il miglior legno in assoluto per fare le finestre di casa tua non esiste.
Forse ho tradito le tue attese, ti aspettavi un articolo con delle risposte “catalogate”.
Ho invece cercato di darti le info necessarie per farti fare o per aspettarti le giuste domande, quando devi scegliere in che legno far fare le finestre di casa tua.
Perché è di questo che stiamo parlando:
LE FINESTRE DI LEGNO DÌ CASA TUA
Quelle che farai, forse una sola volta nella vita.
Legno massello o legno lamellare? Leggi questo articolo.
Spero che quest’articolo “strano” ti sia servito e se ritieni che possa fare qualcosa per te, allora il piacere di conoscerci sarà unico.
Contattami qui e verificherò insieme a te se e come posso aiutarti.
Lascia un tuo commento se ti fa piacere, sarò felice di risponderti al più presto!
Con un unico scopo, quello di darti il giusto consiglio per le finestre di casa tua.
Spero di riuscirci e quindi di poterti annoverare tra i miei clienti.
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Ciao, al prossimo articolo.
Buongiorno, ho letto il suo articolo molto interessante e accurato quindi se possibile mi farebbe piacere chiederle un’opinione. Per una nuova costruzione locata in umbria (TR) in prima campagna e con uno stile rustico (pietra, solai in legno e pianelle di cotto e pavimenti di cotto) vorremmo montare finestre in legno (le persiane sono in acciaio per ragioni di antieffrazione, mia moglie vuole questa maggior sicurezza a discapito purtroppo della bellezza di una persiana il legno) verniciate di un colore tenue (non color legno con venatura a vista) per spezzare un po’ il rusticò sopra citato. Un produttore locale ci propone di farle in okoume’ lamellare verniciato perché ci dice dare maggiore garanzia di durata nel tempo della verniciatura (chiaramente se fatta a regola d’arte come metodo e marca del prodotto) in quanto presenta una fibra compatta e ci dice che sul okoume c’è una sola scelta mentre su altri legni c’è prima, seconda scelta e quindi rischio di avere caratteristiche variabili. Potrebbe darmi il suo consiglio viste le peculiarità sopra esposte se la tipologia di legno proposta è adeguata e anche quali accortezze specificare a livello di verniciatura (primer, finitura, marche produttori vernici preferenziali) o altro, se necessario?
Grazie, Marco
Buongiorno Marco, se vuole realizzare una vernicitaura con venature a vista ha bisogno di un legno che “abbia” delle venature. L’okoumè è molto lineare come aspetto, ma anche neutro, quindi l’effetto “visivo – vene a vista”, pur essendo parere personale perchè si parla di estetica, viene a mancare. Invece dell’okoumè, i legni che hanno “venature in risalto” sono pino – rovere – larice. Da tenere presente che ogni legno ha bisogno di prodotti vernicianti (vernici), cicli di applicazioni (sequenza dei vari prodotti da usare, con quali tempistiche e quali quantità) e metodi di applicazione diversi.
Le hanno fatto vedere un campione realizzato, anche se di altro colore, ma con lo stesso effetto? Si renderebbe subito conto della cosa.
Sicuramente deve usare vernici all’acqua. La marca e il metodo non hanno rilevanza se non si posseggono le giuste conoscenze. Non è usando questo o quel prodotto che garantisce un risultato. Dipende anche dal sistema con cui viene applicato…le variabili sono tante… Se il suo produttore ha un fornitore, sicuramente non vorrà eventualmente cambiare, solo per “accontentare” lei. Deve quindi fare l’inverso, farsi dare la marca di vernice che usa e farsi dire che ciclo di verniciatura applica, oltre al tipo di garanzia sulla verniciatura che fornisce. Da lì fare la ricerca per capire se è ok. Sicuramente da tenere presente che, l’okoumè è un legno che tende ad alzare un pò di più il “pelo” (raspa al tatto, quando ci passa la mano sopra, non è facile averlo bello liscio), soprattutto con vernici all’acqua, occorre quindi maggiore attenzione nel come applicare i prodotti oltre che quali applicare. Ecco che un campione realizzato la aiuterebbe ancora di più a capire.
Forse sentirci al telefono la aiuterebbe ancora di più, se vuole mi mandi il suo numero sulla mail e la richiamo, info@profilserramenti.com
Buona giornata
Sslve ho letto l’articolo su quale legno scegliere per le finestre io devo sostituire quelle della mia casa in pianura, che abbiamo ristrutturato, per darle un aspetto più moderno mi piacerebbe una finestra sul grigio con le venature che si vedano che legno mi consiglia se possibile con poca manutenzione da non dover riverniciare ogni due anni.
Grazie
Sandra
Buongiorno Sandra, per vedere le venature deve andare su uno di questi : pino – larice – rovere, cioè legni che presentano appunto venature, mentre okoumè e meranti hanno una estetica abbastanza neutra, quindi poco in risalto.
Tutti e tre, ma anche gli altri due, sono facili da fare manutenzione.
Però attenzione, come farlo e cosa fare, non dipende dal tipo di legno ma da come vengono verniciati e con quali prodotti.
Di base devono essere usati prodotti all’acqua e di primarie aziende sul mercato.
Se si fa un buon lavoro, non occorrerà assolutamente riverniciare due volte all’anno, ma dopo oltre i 10 anni e anche di più.
Puoi dare un’occhiata a questi articoli a proposito https://lafinestrainlegno.com/category/manutenzione-delle-finestre/
Fammi sapere se la mia risposta ti è stata utile
Buona giornata
Buon pomeriggio, sarei grato di un suo consiglio riguardo al legno da utilizzare per infissi.
Sono orientato sulla tipilogia legno-alluminio e mi hanno proposto un frassino (sbiancato o naturale), che a me piace molto ma che lei non consiglia…ovviamente credo si riferisca all’infisso solo legno, perchè per l’esterno poco adatto.
Ma con il legno-alluminio?
Sarebbe una cosa corretta andare sul frassino-alluminio?
Vista la protezione esterna, è indifferente la scelta del legno?
Propenderei per il frassino perchè è un legno che si presta benissimo anche naturale evitando verniciature e laccature. La ringrazio anticipatamente.Paolo
Inviato da iPhone
Salve Paolo, realizzare infissi in frassino con rivestimento alluminio esterno non ha problemi di esposizione diretta alle intemperie, quindi è ok.
In questo caso, il legno è completamente rivestito e quindi protetto, pur non essendo idoneo alla costruzione di infissi in solo legno.
Un saluto
Salve. Abito in una zona molto umida e calda in estate (provincia di Lecce, zona Jonica, a 6 km dal mare). Devo sostituire finestre e porte finestre col legno/alluminio. Vorrei fare una laccatura bianca, con un legno che non presenti grandi venature. Possibilmente vorrei risparmiare, dunque ho pensato all’okoume. Le sembra una buona soluzione? Proporrebbe altre tipologie di legno?
Salve Bruno, con il pino risparmia qualcosa, è più venato, ma essendo coperto dalla laccatura…
Ovviamente qualsiasi sia l’essenza, importante che siano profili lamellari…mi raccomando…
Saluti
Buonasera. Vivo in toscana in un piccolo paese di campagna. Ho finestre e persiane in legno, non laccate. Le finestre di pino e le persiane di framire. Non danno problemi e sono in buono stato. Debbo però rifarne due che da finestre sono state trasformate in porte. Avevo pensato di scegliere un legno più locale come il castagno. Ha degli inconvenienti? Manutenzione? Grazir
Salve Giada, il castagno è un ottimo legno per infissi esterni. Al suo interno contiene il tannino, che tende a fuoriuscire sotto effetto dell’acqua piovana. Per evitare danni di macchie sui marmi dovuti appunto al tannino che esce, occorre usare profili masselli o lamellari con essiccazione certa e controllata, circa 11 / 12 gradi di umidità interna è l’ideale. Altro attenzione è la verniciatura, sempre a causa del tannino interno. Ogni legno ha le sue problematiche per essere verniciato e far durare la verniciatura nel tempo. Occorre quindi usare i giusti prodotti e le giuste procedure di verniciatura, ripeto non comuni a tutti i legni, a ognuno il suo. Approfondire l’argomento con il proprio fornitore di persiane non sarebbe sbagliato.
Buonasera. Vivo in toscana in un piccolo paese di campagna. Ho finestre e persiane in legno, non laccate. Le finestre di pino e le persiane di framire. Non danno problemi e sono in buono stato. Debbo però rifarne due che da finestre sono state trasformate in porte. Avevo pensato di scegliere un legno più locale come il castagno. Ha degli inconvenienti? Manutenzione? Grazie
Buonasera, dobbiamo ristrutturare casa e siamo combattuti su quale tipologie di finestre scegliere. Un venditore ci propone frassino con alluminio esterno, l’altro venditore serramenti tutto legno con abete rosso lamellare e garanzia 12 anni su verniciatura…i due prezzi sono molto molto simili.
Grazie mille in anticipo
Ciao Nicola, ai miei clienti consiglio sempre: legno-alluminio se i serramenti sono molto esposti, legno se sono abbastanza protetti.
Non so i tuoi come sono esposti o protetti, a che piano stai, in che zona geografica…
Noto però una cosa, parli di frassino con alluminio esterno. Di solito questo legno è usato da chi fa infissi in alluminio-legno, dove il legno ha compiti solo di estetica dentro casa.
Altra cosa è un serramento in legno-alluminio, prestazioni di isolamento migliori, ma non trovi il frassino.
Invece in legno parli di abete rosso. L’abete si usa per l’esterno, è un tipo di legno che va bene per gli infissi.
Fossi in te terrei d’occhio: 1- esposizione alle intemperie / 2- valori prestazioni energetiche dichiarati da entrambi.
Se i tuoi serramenti sono molto esposti, e preferisci quindi quelli con alluminio esterno, vai sul legno-alluminio, costa qualcosa in più, ma isolamento termico nettamente più importante.
Spero di esserti stato utile.
Fammi sapere.
Ciao