Quanti Anni dura una Finestra e cosa fare per Non sostituirla prima del necessario.
La scorsa settimana sono stato da Mario.
Mi ha contattato tramite il mio blog, chiedendomi se fossi disponibile per un sopralluogo per valutare la sostituzione delle finestre della sua casa.
La sua intenzione è quella di sostituire i serramenti.
Mi parla di spifferi d’aria ai lati, soprattutto nelle giornate ventose, appannamento del vetro d’inverno e difficoltà a riscaldare l’ambiente delle varie stanze.
Sembrava il racconto di una situazione scontata, un film già visto.
Invece i serramenti di Mario, pur avendo circa 35 anni, tutto sommato erano ancora in ottime condizioni.
C’erano tutte le premesse per fare in modo che, con poche accortezze queste finestre potessero stare ancora 10 e forse anche 15 anni.
Questo mi dà l’opportunità di parlarti di un argomento, non molto trattato e, se avrai la pazienza di leggermi sino in fondo potresti scoprire di avere la stessa situazione.
Bando alle ciance, andiamo dritti al punto e cominciamo con l’articolo.
Quanti anni vive una finestra? |
Per rispondere a questa domanda ho volontariamente messo a parte l’esperienza maturata nel settore in 40 anni di attività, cosa che mi avrebbe portato a darti una risposta sicuramente scontata.
Mi interessa invece che tu capisca quale sia il vero nocciolo della discussione.
Per farlo ho fatto una ricerca su internet inserendo la frase qui sopra “Quanti anni dura una finestra?”
Chi sostiene 50, chi 30 anni, chi 60…i pareri più disparati…ma nessuno spiega come fa a sostenerlo.
Ed è proprio questo quello che invece mi interessa.
- Capire quanto dura, ma con dati alla mano;
- definire cosa fare per farla durare a lungo;
- perché sostituirla.
La lunghezza di vita di una finestra è un dato che è profondamente cambiato nell’arco del tempo.
Per capirlo vediamo cosa questa rappresenta, limitandoci ad esaminare un arco temporale che va dalla fine della seconda mondiale ad oggi.
Siamo negli anni 50’, c’è l’Italia intera da ricostruire.
Sono gli anni del boom economico, del benessere economico diffuso.
C’era bisogno di tutto, tutto ciò che serviva alla vita quotidiana delle famiglie.
È riconosciuto che gli Italiani hanno sempre avuto un occhio particolare per la casa.
Possedere il proprio tetto è sempre stato in cima ai nostri desideri, ancora oggi lo è (vedremo dopo come questo rappresenta una costante con fortissima influenza sui nostri comportamenti).
C’era quindi la necessita di dare un tetto a tutti ma, anche e soprattutto il desiderio di disporne e goderne in piena libertà, detenendone la proprietà.
Bisognava quindi fornire tutte le case in costruzione di nuove finestre.
Gli infissi dell’epoca erano fatti rigorosamente di legno, niente alluminio e pvc.
Ovviamente sia le abitazioni che le finestre venivano costruite con le tecnologie dell’epoca.
Non c’era assolutamente alcuna attenzione all’isolamento termo-acustico e al comfort abitativo.
Le case costruite in quel momento storico sono ancora tutt’intorno a noi, molte con finestre ancora dell’epoca e ben funzionanti (att.: non isolanti ma funzionanti).
Come primo dato potremo quindi dire che una finestra, di legno, ha una vita stimata di 70 anni.
Nel tempo le case sono passate di mano, a volte all’interno della stessa famiglia, dai genitori ai figli, a volte con compra-vendita tra estranei.
Nel frattempo le tecnologie sono evolute e soprattutto le esigenze delle persone sono cambiate.
Quello che è rimasto inalterato è il desiderio di possedere la propria casa, e da qui la necessità di conservarla in ordine.
Da questo passaggio generazionale nasce quindi l’esigenza di ristrutturare la casa, e al suo interno di sostituire le finestre.
Si tratta delle prime timide ristrutturazioni o sola sostituzione di serramenti, alla fine degli anni 90’.
Il ciclo di vita di un serramento di legno sostituito in quell’epoca, è quindi di circa 45/50 anni.
Nel frattempo la costruzione di nuove case continua da avanzare e rappresenta ancora la quasi totalità dei lavori.
Si comincia però a guardare alle finestre anche come mezzo per ottenere un risparmio energetico.
Oggi la situazione è molto diversa.
Le esigenze di tutti noi sono completamente cambiate e, contemporaneamente, la tecnologia dei materiali a nostra disposizione ha fatto passi da gigante.
Mettiamo un attimo a parte le motivazioni che hanno portato a questo cambiamento epocale, ci basterà dire che le attenzioni per il risparmio energetico, e la salva guardia del pianeta sono oggi tra le nostre principali preoccupazioni.
Anche l’atteggiamento del mercato immobiliare grazie anche alle politiche messe in campo sta cambiando.
Oggi parliamo di APE, di classi energetiche…di detrazioni fiscali…e così via.
Casa e finestra diventano quindi definitivamente, le cose a cui prestare maggiore attenzione al fine di ottenere un risparmio energetico oltre a un comfort abitativo adeguato alla vita che facciamo.
Costruire una casa nuova dotandola delle attuali tecnologie, per avere un minor costo sulla bolletta energetica oltre che della relativa manutenzione nel tempo è un atteggiamento normale e naturale.
Tuttavia, bisogna considerare che il mercato immobiliare è ormai oltre l’80% su compra-vendita di case esistenti, mentre solo una piccola parte rimanente è su costruzioni ex-novo (tra l’altro la gran parte di questi dovuti a interventi costruttivi a solo scopo speculativo e quindi con scarsa qualità e attenzione al risparmio energetico e al comfort abitativo, mentre per pochissimo è in mano a privati per costruire la casa della vita).
Lo stesso tipo di attenzione viene quindi rivolto alle ristrutturazioni o alle semplici sostituzione dei serramenti.
Sostituire gli infissi della propria casa diventa quindi:
- necessità per avere un costo inferiore della bolletta energetica;
- esigenza per ottenere un maggiore comfort abitativo;
- ma anche il sistema con cui dare più valore alla cosa che ancora oggi, è in cima ai nostri desideri.
Ecco perché oggi, la sostituzione delle finestre non è più riservata ai soli serramenti degli anni 50’- 60’- 70’, ma anche, e molto frequentemente infissi degli anni 80’ e 90’.
Stiamo sostituendo infissi che hanno un’età compresa tra 30 e 70 anni, ancora in stragrande maggioranza di legno.
Molte volte si tratta di serramenti distrutti dall’incuria dei proprietari, più che dall’usura degli anni.
Ti posso assicurare che non è affatto raro vedere infissi di 50-60-70 anni, che assolvono ancora molto bene alla loro funzione, quella di aprire e chiudere.
D’altra parte è facile capirne i perché.
La costruzione artigianale dell’epoca era comunque validissima mentre i pesi che le cerniere e la ferramenta dovevano sopportare molto blandi, essendo i vetri molto leggeri, tutto a vantaggio del funzionamento che ne guadagnava e molto.
Dunque, una finestra di legno ha una vita non al di sotto dei 40 anni, e può arrivare anche a 70.
Prendendo in considerazione il dato più piccolo possiamo quindi affermare che un serramento di legno viene sostituito dopo 40/45 anni dalla sua iniziale installazione.
Per i serramenti in pvc la cosa è un po’ diversa.
Sicuramente sono apparsi sul mercato da circa 30/35 anni, ma è solo da un ventennio a questa parte che le finestre in pvc hanno avuto una forte diffusione.
Ad oggi, è quindi possibile affermare che la vita “nota e certa” di un serramento in pvc è di circa 20/25 anni.
Cosa fare perché una finestra duri a lungo conservandone l’efficienza |
Per capirlo dobbiamo vedere:
- in quali materiali viene costruita;
- quali sono i componenti;
- il loro comportamento nel tempo;
- quando sostituirli e perché farlo.
Le motivazioni alla base della sostituzione dei serramenti sono generalmente tre:
- esigenza di maggiori performance di isolamento termo-acustiche;
- necessità di sostituire un prodotto non più funzionante;
- aumentare il valore della casa.
Le finestre moderne vengono costruite in tre differenti materiali:
- legno
- pvc
- alluminio
Con questi, presi singolarmente, viene costruita (o assemblata) la struttura principale di un infisso, cioè l’anta apribile e il telaio fisso.
Ci sono poi i serramenti cosiddetti misti, cioè costruiti combinando tra di loro, almeno due dei materiali sopra descritti.
Tuttavia, pur essendone l’ossatura principale, anta e telaio non sono gli unici componenti di una finestra.
Oltre alla struttura principale abbiamo:
- vetro camera (vetro e altri materiali per assemblarlo);
- guarnizioni (gomma…pvc…materiali plastici…);
- ferramenta (in metallo o simili).
Tutti i componenti di qui sopra, sono in comune a tutti i tipi di serramento, in qualsiasi materiale sia realizzata la sua struttura portante.
Cioè, sono sempre tutti presenti e necessari per costruire una finestra.
Fermo restante che qualsiasi materiale esistente subisce un normale deterioramento dovuto al passare del tempo, bisogna anche considerare che ognuno di questi componenti, compreso quelli della struttura portante, ha un diverso grado di usura.
Occorre fare manutenzione non solo alla struttura portante, ma anche agli altri componenti della finestra.
Ti sembrerà strano ma, i maggiori responsabili dell’isolamento termo-acustico sono appunto vetro, guarnizioni e ferramenta.
Dicevamo prima che si comportano in modo differente, vediamo come e cosa fare durante l’arco di vita di una finestra, per esempio, di legno.
Vetro
Un vetro camera attuale ha una garanzia di funzionamento di 10 anni.
Ciò non significa che a 11 anni non è più valido, sicuramente durerà ancora molto, ma non resisterà certo 30/40 anni.
Il vetro va quindi cambiato almeno una volta.
Non è difficile trovare, in finestre di 20 – 30 anni come quelle di Mario, vetri con canalina in alluminio, dimensioni ridotte quali 6 oppure 9 mm., assenza di gas argon.
Facendo sostituire il vetro ricordati di far inserire una canalina a bordo caldo e il gas argon all’interno.
Inoltre controlla che nel serramento ci sia lo spazio sufficiente per inserire una canalina da 14 mm.
Farlo è possibile per tutte le finestre, in alcune forse è un’operazione meno agevole, ma possibile.
Tieni presente che il vetro occupa la stragrande maggioranza della superfice di un infisso, di conseguenza, il degrado delle sue prestazioni isolanti è direttamente responsabile di quello della finestra in generale.
Ferramenta
Fare manutenzione alla ferramenta è facile e veloce.
Bisogna semplicemente avere l’accortezza, due / tre volte all’anno, di mettere una goccia di grasso sulle parti in movimento.
Per farlo, apri l’anta e guarda la ferramenta, muovendo la maniglia noterai i nottolini che si muovono.
Metti un po’ di grasso alla loro base o usa un lubrificante a secco, non attira e trattiene lo sporco.
Se durante la fase di apertura e chiusura noti qualcosa di strano, non rimandare, fai fare subito una regolazione alle cerniere, se necessario.
Nel tempo qualche componente ferramenta potrebbe rompersi, cosa rara ma possibile, basterà intervenire sostituendo il componente.
Da considerare anche le rotture delle cerniere, molte volte dovute al cedimento della struttura anta o telaio e non della ferramenta in sé.
Può capitare che dopo 25/30 anni, il pezzo che serve non sia più in commercio.
Potrebbe rendersi necessario una piccola modifica.
In questi casi, quello che aiuta molto è il tipo di struttura del serramento.
Se è di legno, sono possibili tutte le modifiche del caso, o gran parte.
Se invece parliamo di pvc o alluminio, purtroppo non è possibile.
In questo caso, rischi di dover sostituire la finestra intera solo a causa del componente ferramenta, o tenerti le infiltrazioni, acqua e vento, perché non si chiude.
Guarnizioni
Le guarnizioni hanno generalmente una vita di circa 10 anni.
Dipende anche dal tipo di esposizione al sole. Se molto esposte tendono ad usurarsi prima.
Vanno quindi sostituite e farlo è alquanto semplice, generalmente sono ad incastro.
L’unica accortezza è di reperire lo stesso tipo di guarnizione.
Le guarnizioni sono responsabili di spifferi e perdite di aria.
Prima di arrivare alla loro sostituzione, come con la ferramenta, passaci sopra, un paio di volte all’anno un ammorbidente per guarnizioni.
Fattelo dare dal tuo serramentista.
Anta e telaio
Sia che si tratti di legno – pvc o alluminio, bisogna pulire le superfici dei profili ogni 2 max. 4 volte all’anno, a seconda del tipo di esposizione alle intemperie.
Minore protezione alle intemperie e la vicinanza al mare inducono a farlo 4 volte all’anno.
Devi farlo con un prodotto dedicato che solo il serramentista ha.
Quindi non usare prodotti quali acetone / diluenti / alcool e tutto ciò che esiste in commercio, danneggeresti irreparabilmente la verniciatura o le superfici.
Se hai infissi in legno, con le attuali verniciature a base d’acqua, non sarà necessaria una ripresa della vernice prima di 15 o 20 anni, e tutto ritornerà come all’inizio, finestra bella da vedere e con superfici protette dalle intemperie.
Anche qui usare solo ed esclusivamente prodotti di buona qualità, non da ferramenta o brico, sempre dal tuo serramentista.
Le brutte notizie sono per chi ha pvc o alluminio.
In questi casi, il ripristino della verniciatura non è possibile.
Le foto che trovi qui sono di una persiana in alluminio e un serramento in pvc, proprio a testimonianza di quanto appena affermato.
Questa persiana in alluminio è di un mio amico, sono state installate 13 anni fa.
Le macchie bianche che vedi sono i danni causati dal sole. Non c’è rimedio.
Qui vedi una finestra in pvc, non faccio il nome per correttezza, non mi interessa, ti basterà sapere che è tra i principali produttori italiani.
Sono state installate circa 10 anni.
La giunzione nell’angolo ha cambiato colore. Non c’è rimedio.
Queste finestre sono state sostituite con serramenti in legno.
Volutamente evito di entrare ancora di più sull’argomento, perché uscirei fuori tema.
Se vuoi approfondire l’argomento, per serramenti in legno, ti segnalo gli articoli che trovi a questo link:
https://lafinestrainlegno.com/category/manutenzione-delle-finestre/
Perché sostituire le finestre e quando farlo |
Prenderti cura delle tue finestre non è affatto complicato, certo in alcuni momenti e per certe operazioni dovrai per forza rivolgerti ad un professionista.
Però, se non altro ora hai maggiori info su cosa fare e come farlo, e da qui capire se stai parlando con la persona giusta.
Credo e spero che ora sia chiaro un concetto:
la durata di un serramento dipende da due variabili principali, i materiali con cui è costruito e la cura che ne hai.
Molte volte, sostituire un serramento è solo l’ultimo e necessario atto, causato da una serie di cose non fatte.
Da parte mia ho dovuto compiere uno sforzo enorme per cercare di non essere di parte e porgerti le cose come è mio solito fare, con trasparenza.
Tuttavia, ancora una volta, e inevitabilmente, sono venute fuori le differenze sostanziali tra legno da una parte e pvc e alluminio dall’altra.
Anche per oggi l’articolo è finito.
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